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Formazione e sviluppo di una depressione atlantica
Il fronte polare atlantico, ossia la parte atlantica del fronte che alle latitudini intermedie separa l'aria polare da quella tropicale, ci interessa in modo particolare poiché dalla sua stazionarietà o mobilità dipendono le condizioni del tempo sull'Europa. In condizioni di equilibrio, questo fronte è stazionario e si presenta senza profonde ondulazioni. Facciamo ora l'ipotesi che per una causa qualsiasi si formi, in una zona del fronte considerato, una ondulazione piuttosto marcata e che questa si metta in cammino verso est. Ebbene, da un fronte stazionario siamo passati a un fronte instabile cui è associata una perturbazione che raggiungerà l'Europa ad una velocità di 20-30 miglia orarie. Il fronte anteriore dell'onda è il fronte caldo, quello posteriore è il fronte freddo, mentre l'aria compresa fra i due fronti costituisce il settore caldo del sistema. Il fronte freddo avanza più rapidamente di quello caldo e tende a raggiungerlo; il settore caldo si restringe gradualmente e scompare, quando i due fronti si sovrappongono dando luogo al fronte occluso (ultima fase di perturbazione). Nel punto in cui l'onda immaginaria forma la cresta, la pressione si abbassa notevolmente perché qui l'aria temperata, più calda, tende a sfuggire verso gli strati superiori. Tale punto diviene quindi il centro di una zona depressionaria e verso il quale le masse d'aria tendono a dirigersi deviando verso la propria destra. Cioè comporta l'insorgere di un enorme vortice ciclonico, cioè di una intensa circolazione d'aria in senso antiorario. La perturbazione atmosferica cosi determinatasi viene definita depressione o ciclone extra tropicale per distinguerla da analoghe perturbazioni che si sviluppano nella faccia tropicale. Queste ultime sono genericamente indicate come cicloni tropicali, ma assumono la denominazione di uragani se hanno origine nel nord Atlantico occidentale, nel nord Pacifico orientale e nel Pacifico meridionale, di tifoni se hanno origine nel nord Pacifico occidentale, di cicloni se hanno origine nell'Oceano Indiano, nel golfo del Bengala e nel golfo Arabico. Misurando la pressione nei diversi punti della depressione, si evidenza una configurazione barica del tipo a isobare chiuse, con valori decrescenti verso il centro. Quanto più le isobare sono ravvicinate (elevato valore del gradiente barico) e quanto più è alta la differenza di pressione fra la periferia e il centro della zona depressionaria, tanto più la perturbazione assume caratteri di viole
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